...Cuba

Cuba è una destinazione da scegliere con cura, l'itinerario va scelto attentamente, vanno selezionate le mete perchè si tratta di un paese con mille contrasti.
 Se vi interessa solo il mare ve la sconsiglio, i Caraibi offrono decine di isole con spiaggia migliori, senza ecomostri all-inclusive che deturpano il paesaggio; se invece vi interessa la musica, il ritmo, la danza e l'aria di festa perenne limitate il viaggio alle città maggiori (Havana, Trinidad, Santiago de Cuba) è il viaggio che fa per voi; se poi volete aggiungere un po' di natura c'è la zona di Vinales (famosa per le piantagioni di tabacco) che è molto scenografica, come la zona dei parchi e cascate attorno a Trinidad. Se avete tempo ci sono poi tantissime piccole cose da scoprire, come per esempio vicino a Varadero c'è un paesino fantasma, San Miguel de los Banos, dove troverete uno stupendo edificio contente i bagni termali, abbandonato da 50 anni. Se invece andate a Cuba per seguire le orme del Che, mi spiace ma non vi so proprio aiutare :)
La maggior parte delle informazioni le trovate sulle guide, qui vi vorrei dare un po' di consigli pratici che forse non troverete altrove.
Moneta: portatevi EURO, la carta di credito è praticamente impossibile da usare, tranne ai bancomat, in ogni caso con il cash andate in banca o in aeroporto e cambiate in CUC (la moneta ufficiale, diversa dai pesos che è la moneta dei cubani).
Trasporti: un disastro, potete scegliere tra i bus di Viazul, economici ma molto lenti (calcolate 2 ore per fare 100Km), oppure i taxi collettivi (economici ma di solito si viaggia parecchio stipati in auto vecchie), oppure infine i taxi privati (la soluzione più comodo ma più costosa - circa 50€ ogni 100Km). Abbiamo trovato un'alternativa interessante tramite l'agenzia locale Cubatur, chiedete a loro di organizzarvi i transfer in bus, sono economici e si viaggia davvero bene. Se preferite noleggiare l'auto fate attenzione alle buche nell'asfalto ed eventuali animali che attraversano la strada, meglio non guidare di notte (scaricatevi maps.me per avere le mappe sempre disponibili offline).
Pernottamento: potete scegliere tra case particular (famiglie che mettono a disposizione una stanza con bagno), e hotel: le prime sono economiche ma pulite, sono l'occasione migliore per entrare in contatto con la cultura locale, gli hotel invece sono mediamente cari e non sempre puliti. Per le case particular basta prenotare la prima notte dall'Italia, per le successive chiedete in loco, per gli hotel invece non usate booking.com, provate invece a cercare offerte o direttamente sul sito dell'hotel oppure chiedete in un'agenzia cubana, i prezzi sono nettamente inferiori.
Pericoli: nessuno, non ci sono animali pericolosi e non ci sono furti o altro, anche la notte in città nessuno ci ha mai dato fastidio. Di giorno vi può capitare che si avvicini qualche cubano che si offre di darvi una mano a visitare la città, sembrano molto gentili ma alla fine lo fanno per prendersi la mancia, basta dire di no subito.
Cibo: la nota dolente, il cibo è davvero pessimo, i pochi ristoranti buoni vanno tenuti a mente come punto di riferimento (sotto i miei consigli a riguardo). Si mangia per lo più pollo e maiale, raramente pesce, le verdure fresche non esistono, esistono solo quelle sotto aceto; non mangiate il burro, MAI, è per lo più conservato male e eviterete dei gran mal di stomaco. La birra locale è simile alla Corona, il vino c'è ed è importato dal Cile, alle volte si trovano delle bottiglie decenti. Il rum è ottimo ovviamente, consiglio Havana 7 oppure Santiago Aneyo (essendo monopolio di stato il rum ha lo stesso prezzo su tutta l'isola); Bacardi è nato qui ma essendo di proprietà americana dopo l'embargo è introvabile).
Zanzare: portatevi repellenti per i tropici, soprattutto nelle zone di mare, i repellenti che vendono a Cuba sono inutili.
Clima: tropicale, quindi caldo tutto l'anno, evitate Luglio-Agosto, il caldo umido è davvero insopportabile.
Prezzi: va sfatato il mito che a Cuba tutto costa poco, questo accadeva qualche anno fa forse, ora costa come in Italia (30€ per una cena al ristorante, 4€ per un mojito); le case particular costano ancora poco (20-30€ a notte), ma nei cayo per esempio esistono solo hotel all-inclusive e qui le cifre arrivano a 200-250€ per notte.
Internet: se cercate di disintossicarvi dallo smartphone Cuba è la meta perfetta, esiste una rete 3G ma meglio non utilizzarla, il roaming ha prezzi esorbitanti. Il wifi è ovviamente dello stato, e lo trovate disponibile nelle piazze principali e nei grandi hotel, va acquistata una scheda con un codice da inserire per potersi collegare (1 ora di navigazione = 0.80€). I privati hanno una connessione tramite doppino telefonico che va bene solo per le email testuali, ma non possono navigare. Come fa un paese che vive di turismo a non poter utilizzare internet? mah...
In generale Cuba è un'isola con un potenziale dal punto di vista del turismo pazzesco, peccato che 60 anni di comunismo l'abbiano messa in ginocchio. Cuba, era il paese più ricco dei Caraibi, oggi è senza industrie né artigianato, a monocoltura di zucchero e tabacco, e con milioni di emigrati politici o economici; ai cubani dell'allegro spirito rivoluzionario resta una dittatura stalinista con i Castro che spadroneggiano da 60 anni e la famiglia di Raoul Castro che possiede la poca economia del paese. C'è il monopolio su qualsiasi cosa (la Cocacola per esempio è servita solo negli hotel all inclusive per turisti), l'iniziativa privata non è ancora vista di buon grado, il paese in generale è fermo a 30 anni fa. Tenetelo a mente prima di comprare la t-shirt del Che.
Il nostro viaggio inizia all'Havana Vieja, qui abbiamo dormito in una casa particular molto bella (Obispo 307), in calle Obispo. Il proprietario Leo ci ha fatto sentire come a casa e ci ha aiutato con i suoi consigli su come visitare la città.
L'havana è una città decadente con palazzi coloniali malmessi, ha comunque un suo fascino incredibile soprattuto per la gente sempre sorridente che suona e balla ovunque, dal mattino fino a notte fonda. Visitate l'Havana perdendovi nelle vie, non seguite le guide, e parlate con la gente del posto. Sorseggiate un mojito in una delle tante stupende piazze (evitate la Bodeguita del Medio che è deludente) visitate gli hotel storici della città, ripercorrete le tracce di Al Capone tra l'hotel Sevilla e il bar Sloppy Joe's, in calle Obispo entrate nelle farmacie storiche per poi finire con una passeggiata sul Malecon al tramonto.
Ristoranti: vi consiglio La Guarida, una casa coloniale stupenda con una meravigliosa terrazza panoramica sulla città. Se lo trovate aperto provate il San Cristobal che dicono essere uno dei migliori della città. In alternativa nella Havana Vieja c'è: l'Havana 61, il El Del Frente ed il 304 O'Really che sono internazionali.
Vità notturna: per l'aperitivo potete andare in una delle tantissime terrazze panoramiche: hotel Ambos Mundos, Hotel Inglaterra, hotel Manzana (molto fighetto), evitate l'hotel National tanto promosso nelle guide.
Dopo cena ci sono mille locali i cui andare a ballare la salsa, tutti fuori dalla zona Vieja dove i locali chiudono alle 23: Casa della Musica (solo per ballerini PRO), 1830 (sul mare all'aperto), il Sangri-la (regaetton per lo più), Don Cangrejo (salsa), Fabrica de Arte Cubana (merita una visita anche di giorno).
Dall'havana ci siamo spostati poi verso il mare a Cayo Santa Maria; per il transfer abbiamo scelto il taxi in quanto non ci sono bus diretti (4 ore di taxi privato, 200€). Qui vi consiglio l'hotel Melia Buena Vista, il migliore della zona: è piccolo e riservato, con 3 spiagge tra le migliori di Cuba, ottima la cucina ed i cocktail, il personale è molto attento e disponibile. Santa Maria è accessibile in auto tramite una strada di 50km costruita sull'acqua; come la maggior parte delle zone di mare l'accesso non è consentito ai cubani, ma solo ai turisti (altra follia voluta da Fidel), non troverete quindi case particular in riva al mare.
Rigenerati da 4 giorni di mare ci siamo spostati a Trinidad, passando da Santa Clara (carina ma basta una gita in giornata). Qui potete trovare la casa particular direttamente sul posto senza prenotare (magari prima date un'occhiata su AirBnB o tripadvisor solo per farvi un'idea): chiedete sul posto e girate fino a quando non trovate quella che fa per voi, non fatevi problemi a dire al proprietario che quella stanza/casa non vi piace, nessuno si offenderà.
Trinidad ci è piaciuta più di Havana, è una piccola cittadina patrimonio dell'Unesco; le case coloniali sono tutte colorate e per lo più conservate bene. Questa era una delle città più ricche di Cuba, qui è dove vivevano i proprietari delle piantagioni di canna da zucchero. Anche qui il consiglio è di partire dalla plaza Mayor e da li perdervi nelle vie. Consiglio di visitare il museo dell'architettura Cubana e il National Museum of the Struggle Against Bandits per la vista dal campanile. La chiesa di Santa Ana (chiesetta abbandonata con il soffitto crollato) merita una visita.
Ristoranti: il Museo 1514 merita davvero: ottimo cibo servito in un cortile di una stupenda casa coloniale, dove la proprietaria ha collezionato porcellane antiche (ogni tavolo è allestito con un servizio di piatti d'epoca diverso, bicchieri di cristallo lavorati a mano e posate di argento); dopo cena arriva l'immancabile band di salsa e due ballerini (se vi interessa fare lezione di ballo loro due sono davvero bravi). Consiglio anche il Cafe Real, soprattutto per il pollo al carbon (alla brace). Sulle guide troverete il Sol Ananda, andate a visitarlo perché si tratta di una delle più ricche case di Trinidad, però la cucina lascia al quanto a desiderare. Ci hanno parlato bene del Vista Gourmet ma non ci siamo stati.
Vita notturna: in plaza Mayor c'è il centro della movida, qui attorno troverete moltissimi localizzi dove ballare, tutti rigorosamente con musica dal vivo: la Casa della Musica (come quella di Havana anche qui vedrete solo ballerini bravissimi), la Casa della Trova (più informale, tutti possono buttarsi in pista e ballare), el Rincon de la Salsa (sia salsa che reggaetton), se invece preferite la discoteca c'è Las Cuevas (dentro una grotta).
A 20 minuti dalla città c'è playa Ancòn: non ci siamo stati perché abbiamo preferito goderci la città, i locali ci hanno detto che la spiaggia è bella (non tra le migliori di Cuba) ma piena di mosquitos.
Abbiamo lasciato Trinidad per tornare all'Havana, Cienfuegos è di strada, vale un passaggio in auto ma nulla di più. Dall'Havana siamo partiti per Cayo Largo, una cosa banale per il resto del mondo qui diventa snervante; prima di considerare un volo interno a Cuba tenete presente che: non si può acquistare dall'Italia, ma solo in agenzia (Cubatur per esempio), il biglietto va pagato cash, per l'orario di partenza dovete chiamare l'agenzia il giorno prima di partire, insomma tutto in classico stile Cubano... Nel nostro caso l'esperienza è stata traumatica: avevamo prenotato il Melia Sol dall'Italia, arrivati in agenzia abbiamo scoperto che il volo non c'è il martedì e venerdì ed abbiamo quindi dovuto rifare i piani (sopprimendo la visita a Vinales). Abbiamo poi chiamato l'agenzia il giorno prima del volo per sapere l'orario, ma era domenica e l'agenzia era chiusa! Ci siamo fatti aiutare da Leo (della casa particular) e dopo ore di ricerche abbiamo finalmente trovato un'altra agenzia che ci ha fornito l'orario di partenza: le 3 del mattino! Ci siamo fatti trovare all'ora stabilita davanti all'hotel Inglaterra, quando ormai avevamo perso le speranze (dopo 45 minuti) è arrivato il bus che ci ha portato all'aeroporto. Una volta imbarcati ci hanno detto che il volo sarebbe durato 40 minuti, ed infatti atterriamo in orario, ma non a cayo Largo ma bensi a cayo Santa Maria! Panico in aereo, pensavamo di aver sbagliato volo, abbiamo chiesto allo stewart che con molta tranquillità ci ha detto che avremo fatto uno scalo solo per prendere due persone e ripartire per caso Largo: un po' come se sul Milano-Roma vi ritrovaste a Berlino per un breve scalo tecnico! Arrivati finalmente sull'isola (dopo 4 ore in aereo) andiamo in hotel: il Melia Sol è l'unica struttura decente sull'isola, eppure è una topaia: lenzuola sporche e strappate, fondo della doccia nero, piscina lercia, cibo avariato e vino annacquato. Essendo costretti a stare sull'isola 5 giorni ci siamo dovuti adattare, e per poter mangiare cena senza prenotare nell'unico ristorante decente (quello sulla spiaggia) abbiamo dato grosse mance al manager. A pranzo abbiamo mangiato l'unica cosa decente, pollo al barbecue, cioè non proprio la coscia ed il petto, qui servivano la testa ed il collo, ma per la fame mangi anche quella. Tralascio altri spiacevoli dettagli dell'hotel, il nostro consiglio è quello di non andare a cayo Largo, con gli stessi soldi andate a cayo Santa Maria o cayo Coco dove il mare è stupendo: la famosa playa Paraiso e playa Syrena sono belle, ma non valgono il viaggio assolutamente, rispetto alla spiaggia del Buena Vista a Santa Maria non c'è proprio paragone.
Al rientro ci eravamo organizzati con un taxi per venirci a prendere all'aeroporto di Baracoa (in mezzo al nulla) e portarci all'Havana: dopo 40 minuti di attesa il tassista non si è presentato, l'abbiamo chiamato e non ha risposto; per fortuna è passato un bus che aveva ancora due posti liberi. Dopo 3 giorni il tassista mi scrive dicendomi che aveva rotto l'auto e non era potuto venire, con calma chico....
Gli ultimi due giorni di viaggio li abbiamo spesi a Varadero, al Royalton. Qui la spiaggia è davvero stupenda, 20 Km di sabbia dorata e mare turchese con acqua bassa; peccato che come tutte le zone di mare di Cuba anche questa è stata "venduta" alle grandi catene alberghiere spagnole e canadesi, il paesaggio è quindi una sfilza di ecomostri in cemento davanti al mare. Il nostro hotel era tra i più belli della zona, sicuramente molto curato ed elegante, ma allo stesso tempo asettico e decisamente noioso.
Il nostro ultimo consiglio è quello di armarvi di grandissima pazienza, avere sempre soldi cash e sforzarsi di parlare spagnolo, è l'unico modo per risolvere tutti gli spiacevoli imprevisti cubani, e sono davvero tanti!
Buon Viaggio!

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